La Regione Sardegna ogni anno spende milioni di euro per approntare il piano di programmazione antincendio, forse troppo sbilanciato nella parte di emergenza che di prevenzione, educazione e controllo. Perciò si parte con un passo indietro rispetto al fuoco che non attende altro che colpire i nostri territori.
Ecco il contributo di Stefania Gelidi, portavoce FORUM Sardegna per FQTS.
DOBBIAMO IMPEDIRE CHE SI INNESCHI LA SCINTILLA
Brucia l’Italia, brucia la Sardegna. Tutto il Mediterraneo arde, e morte e devastazione ballano sulle nostre terre. Il nero la fa da padrone, e trascina con sé l’orgoglio ferito delle genti azzoppate dall’ennesimo disastro al territorio e alle proprie attività. Il rischio più grande è che la rassegnazione prevalga sulla voglia di reagire e riflettere sulle ragioni di questa immane devastazione, che in questa estate è più infernale che mai.
Gli incendi boschivi e di interfaccia sono una piaga così antica, complessa e spinosa, insomma una vera questione bollente, visto che fino ad oggi le misure poste in atto non hanno dato tutti i frutti sperati. Mille domande sorgono spontanee, e tante di queste hanno risposte accusatorie su quella o altra causa.
La Regione Sardegna ogni anno spende milioni di euro per approntare il piano di programmazione antincendio, forse troppo sbilanciato nella parte di emergenza che di prevenzione, educazione e controllo. Perciò si parte con un passo indietro rispetto al fuoco che non attende altro che colpire i nostri territori. Con convinzione dobbiamo impedire che si inneschi la scintilla, proprio perché la maggior parte di questi incendi (dati statistici) sono di natura accidentale dovuta alla negligenza e noncuranza dei più.
Il terzo settore è determinante per un’efficace educazione alla tutela e valorizzazione ambientale, e nel promuovere un’economia più rispettosa del territorio. Esperienza e competenze sono a disposizione per sviluppare e implementare una programmazione condivisa e mirata con la quale pubblico e privato ritrovano il senso del bene generale. Ecco perché non dobbiamo farci cogliere impreparati. Il programma del Green Deal Europeo è un punto da cui ripartire per ridare tregua alla nostra madre terra e un futuro prossimo più sostenibile alle vecchie e nuove generazioni.
Forza Paris